Impianto idroelettrico in Terni
- Committente: TEI Milano
- Nome impianto: Centrale Accarino
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Anno: 2009
- Comune: Terni
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Tipologia impianto: ad acqua fluente
- Corso d'acqua: Torrente Nera
- Tipologia opera di presa: Sbarramento meccanico
- Quota sfioratore: 211,10 mt. slm.
- Quota restituzione: 207,59 mt. slm.
- Salto: 3,51 mt.
- Portata media derivata: 10.416,00 lt/sec.
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Potenza installata: 356,71 kW
- Producibilità media annua stimata: 2.400.000 kWh/anno
- Tipologia turbine: n. 1 turbina Kaplan
Da un analisi dei luoghi e dai sopralluoghi effettuati si è progettato il nuovo impianto prevedendo:
Opera di presa
Sarà realizzata mediante uno sbarramento meccanico, a tutt’alveo che serve a creare l’invaso necessario per la derivazione.
La traversa di ritenuta dell’acqua forma un invaso che ha la funzione di far decantare la sostanza sospesa e costituisce il bacino di alimentazione della portata utilizzata in centrale.
Per una corretta gestione dell’impianto, la centrale ha una regolazione automatica della portata utilizzata, che è comandata dal livello nel bacino.
La traversa in alveo sarà realizzata mediante 1 paratoia ad abbattimento che in caso di piena lasceranno completamente libera il tratto di alevo, senza problemi di rigurgito a monte e senza rischi di blocco del materiale traportato.
Sulle sponde dovranno essere inserite, opportunamente dimensionate, oltre che la paratoia:
la bocca di derivazione, la bocca di rilascio del DMV, da cui inizierà la scala di risalita ittiofauna.
La traversa di ritenuta dell’acqua forma un invaso, a livelo costante, che ha la funzione di far decantare la sostanza sospesa e costituisce il bacino di alimentazione della portata di alimentazione alla camera di carico ed utilizzata in centrale, alzando il battente utile (salto) e permettendo una miglior regolazione delle portate
Come visibile negli elaborati grafici, sia l’estradosso della traversa che la quota dello sfioratore limitatore sono ubicati alla stessa quota sul m.s.l.m., per questo motivo è stata dimensionata la luce di rilascio del Dmv, ubicata a quota inferiora al livello medio di invaso, garantendo il passaggio della portata utile (Qpai) attraverso la scala ittica.
Camera di carico
Realizzata in sponda destra del Torrente Nera ha lunghezza di 23,00 metri, di larghezza 8,0, e 2,5 m di altezza, pendenza 0,2 %, in modo da poter far decantare e depositare il materiale solido trasportato. Sarà realizzata in cls armato, con le pareti fuori acqua rivestite in pietra naturale.
Bocca di rilascio del DMV
La soglia di derivazione, è stata realizzata in modo da poter garantire il rilascio del DMV anche in condizioni di magra ed è stata dimensionata con i criteri sottoriportati (secondo le istruzioni della Provincia di Torino D.G.P. n.746-151363/2000):
La velocità massima che raggiunge l’acqua nel passaggio attraverso la soglia è inferiore a 1,50 m/s.
Dato che la zona interessata dall’intervento è parzialmente localizzata in un luogo caratterizzato da sponda a parete in roccia, si è pensato di inserire le ns. opere in modo da integrarle nella zona limitando il più possibile l’impatto, infatti la scala di risalita avrà i muri ricoperti con pietre e sarà a contatto con la sponda sinistra.
Anche il fondo, che è previsto in cls., avrà annegati dei pietre di fiume di varie dimensioni al fine di riprodurre l’aspetto di un fondale naturale, gli scalini di passaggio da una vasca all’altra avranno un altezza pari a 25 cm. (dislivello da una vasca all’altra).
La pendenza K è pari a 0,14
Sono previste delle aste graduate, poste all’imbocco della scala, con scritto hmin (livello minimo di acqua che deve passare attraverso la scala al fine di garantire il DMV anche in condizioni di magra), realizzate in modo da poter essere lette facilmente; le aste saranno graduate con un intervallo di 100 l/sec. oltre h min., in modo da poter avere una lettura più facile.
Passaggio per rafting
Come richiesto dalle organizzazioni degli sport acquatici, il percorso del Nera dovrà essere agibile per passaggi di natanti sportivi.
Anche il regolamento per il rilascio della concessione al punto della D.D. n. 170 del 17/02/2009 riporta espressamente l’obbligo e le misure minime pari a 3,0 metri.
Questa esigenza è realizzata mediante un TOBOGA in muratura che realizza il bypass dello sbarramento, coprendo in un percorso di circa 36 metri il dislivello tra monte e valle.
Le dimensioni sono:
lunghezza 36 metri
larghezza 5 metri
pendenza 10%
battente acqua al passaggio 50 cm.
Al fine di non compromettere la resa della centrale, questo canale di discesa sarà dotato a monte di portello ad apertura comandata a distanza, che al sopraggiungere del natante e solo per il tempo necessario di passaggio, apre l’accesso per richiuderlo successivamente.
La centrale
La centrale di nuova costruzione, verrà realizzata interamente interrata e sotto l’attuale piano campagna.
Il progetto dell’edificio richiede una sistemazione in funzione delle macchine da installare.
Il piano macchine è pensato ribassato per ottimizzare il rendimento della macchina a reazione, ferme restando le quote relative al canale di scarico e di restituzione.
Raggruppando macchine e apparecchiature all’interno di un solo edificio si è ridotto l’impatto sul paesaggio.
In funzione dei dati idraulici e dell’andamento mensile delle portate disponibili si prevede di installare n. 1 gruppi idroelettrici:
n.1 da 500 Kw (portata 12 mc./sec.)
I generatori sono di tipo asincrono trifase, costruzione orizzontale, accoppiati con moltiplicatore e generatore
La centrale comprenderà un sistema per l’automazione ed il telecontrollo. Scopo del sistema è la gestione automatica delle logiche per la conduzione dell’impianto idroelettrico costituito da un gruppo generatore. Il governo del gruppo in automatico sarà effettuato mediante PLC (Controllore Logico Programmabile) mentre la conduzione dell’impianto sarà articolata su due livelli.
Le logiche di avviamento, arresto, regolazione e blocco gruppi saranno realizzate mediante PLC opportunamente equipaggiato in termini di CPU (Unità di Controllo Programmabile), alimentatori, schede di ingresso, schede di uscita analogiche, dispositivi di I/O (entrata/uscita) remoti, ecc. Il PLC sarà connesso con l’impianto mediante quadro elettrico di interfacciamento.
Una supervisione locale consentirà la completa gestione dell’impianto (gestione comandi, allarme, analisi ed archiviazione dei dati, statistiche di funzionamento e di produzione) mediante un calcolatore di tipo industriale opportunamente equipaggiato ed un programma di supervisione. Il sistema operativo utilizzato sarà Windows NT Workstation. Il PC sarà connesso al PLC di governo del gruppo mediante una rete di campo.
Tutto il sistema sarà interconnesso con la regolazione di comandi della centrale principale.
L’energia prodotta verrà, pure, convogliata con linea rivata al punto di consegna della centrale principale.
In questo caso verrà installata turbina Kaplan di tipo tubolare ad asse orizzontale con potenza massima di 400 Kw a 300 giri accoppiata a moltiplicatore di giri 3,4:1, il generatore sarà a 1000 giri con potenza di 500 Kva.
Il canale di scarico
Posto in asse alla turbina, largo 8 metri, restituirà le acqua in moto laminare, con pendenza del 1%.
- studi e analisi della fattibilità tecnico-economica dell’intervento;
- progettazione definitiva e esecutiva;
- studi idraulici;
- attività topografiche di rilievo e restituzione;
- indagini ambientali;
- progettazione impianti;
- redazione piani di sicurezza;
- redazione di capitolati tecnici e specifici d’appalto;
- computazione e determinazione dei costi delle opere;
Luogo in cui verrà costruita la centrale