Impianto idroelettrico in Sant’Antonino di Susa
- Committente: Ghigo Gianpiero
- Nome impianto: Ghigo Sant'Antonino
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Anno: 2011
- Comune: Sant'Antonino (TO)
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Tipologia impianto: ad acqua fluente
- Corso d'acqua: Torrente Dora Riaparia
- Tipologia opera di presa: hydro airbag
- Quota presa: 379,805 mt. slm.
- Quota sfioratore: 379,70 mt. slm.
- Quota restituzione: 375,50 mt. slm.
- Salto: 4,20 mt.
- Lunghezza condotta (no forzata): 20,00 mt.
- Diametro condotta: n. 3 * 3000 mm.
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Portata media derivata: 13.660 lt/sec.
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Potenza installata: 1235,29 kW
- Producibilità media annua stimata: 4.689.140 kWh/anno
- Tipologia turbine: n. 2 turbina Kaplan
Da un analisi dei luoghi e dai sopralluoghi effettuati si è progettato il nuovo impianto.
Ed in particolare:
Opera di presa
È ubicata nei Comuni di Sant’Antonino e Borgone di Susa sulla Dora Riparia e sottenderà un bacino imbrifero di circa 1053 Kmq.
E’ costituita da una traversa collassabile realizzata mediante l’impiego un dispositivo tubolare pneumatico che regola con precisione il livello dell’acqua con variazioni minime al variare della portata. Tale dispositivo risulta non visibile in quanto sormontato dal pelo libero della corrente nelle diverse situazioni idrologiche.
L’invaso creato dalla traversa consente la derivazione in sponda destra, ove verrà realizzata la vasca di regimazione e di carico.
Verrà rilasciata una portata pari a 4250 l/sec defluirà in parte per mezzo della lama d’acqua che sormonta la traversa a protezione del sistema pneumatico e in parte dalla scala di risalita posta in sinistra orografica.
Bocca di rilascio del DMV e scala di risalita ittiofauna
La scala di risalita sarà posizionata in sponda sinistra in adicenza al contrafforte di sostegno del dispositivo pneumatico.
La soglia di derivazione, è stata realizzata in modo da poter garantire il rilascio del DMV anche in condizioni di magra.
La soglia di rilascio è stata dimensionata con i criteri sottoriportati:
- La velocità massima che raggiunge l’acqua nel passaggio attraverso la soglia è inferiore a 1,50 m/s. Dato che la zona interessata dall’intervento è parzialmente localizzata in un luogo caratterizzato da sponde con muri in pietra e scogliere, si è pensato di inserire le ns. opere in modo da integrarle nella zona limitando il più possibile l’impatto, infatti la scala di risalita avrà i muri ricoperti con pietre e sarà a contatto con la sponda sinistra.
- Anche il fondo, che è previsto in cls., avrà annegati dei massi di varie dimensioni al fine di riprodurre l’aspetto di un fondale naturale, gli scalini di passaggio da una vasca all’altra avranno un altezza pari a 14 cm. (dislivello da una vasca all’altra).
- La pendenza K è pari a 0,043.
- La soglia di derivazione è più alta di 54 cm. rispetto a quella di restituzione questo al fine di permettere il rilascio del D.M.V. prima di derivare acqua, anche in condizioni di carenza o scarsità di portata.
Camera di decantazione
Di nuova realizzazione posta sotto il piano campagna è ubicata in sponda destra alla Dora Riparia, di forma regolare dotata di due paratoie di derivazione con luce idonea al passaggio della portata concessa e di un dispositivo paratronchi convoglia le acque, a mezzo di tre tubazioni DN 3000 nella vasca di carico.
Camera di carico dei gruppi di produzione
Alimentata dalla vasca di regimazione è dotata di sfioratore limitatore della portata concessa posta alla quota 379,50 mslm e di una lunghezza pari a 9,60 m sfiorando le portate eccedenti e restituendole in alveo, geometria idonea allo smaltimento di tutta la portata derivata in caso di improvviso arresto della centrale.
Una luce di scarico permette di svuotare la camera per interventi manutentivi e consente lo scarico di emergenza di tutta la portata in caso di improvviso arresto della centrale.
Sono previste due paratoie di ingresso macchina che verranno azionate in caso di fermo impianto impedendo all’acqua l’ingresso in macchina.
Edificio di centrale
I gruppi di produzione saranno ospitati all’interno di un edificio di nuova costruzione, ubicato in sponda destra del Torrente nel comune di Sant’Antonino in fregio alla strada comunale esistente.
L’edificio sarà interamente interrato, dotato di due botole sulla tetto per il posizionamento dei macchinari e dei quadri di comando all’interno.
L’edificio è improntato alla massima semplicità formale dichiarando la funzione che deve assolvere, ossia ospitare al suo interno le macchine, le apparecchiature per la trasformazione dell’energia; deve costituire una valida barriera al propagarsi dei rumori generati dalle macchine idrauliche, elettriche ed oleodinamiche. Per tale motivo è stata ridotta al minimo indispensabile la presenza di serramenti.
Scarico
Il canale di scarico saranno realizzati a mezzo di due scatolari prefabbricati interrati con uno sviluppo di circa 60 mt restituendo la portata turbinata nel Torrente.
E’ prevista la realizzazione di paratie berlinesi per effettuare gli scavi necessari alla realizzazione delle opere per garantire la stabilità delle fondazioni dei piloni del ponte.
Inoltre adottando questa soluzione sarà evitata la chiusura totale del ponte della S.P. 201 garantendo l’accesso al traffico veicolare a senso alternato.
- studi e analisi della fattibilità tecnico-economica dell’intervento;
- progettazione definitiva e esecutiva;
- studi idraulici;
- attività topografiche di rilievo e restituzione;
- indagini ambientali;
- progettazione impianti;
- redazione piani di sicurezza;
- redazione di capitolati tecnici e specifici d’appalto;
- computazione e determinazione dei costi delle opere;
Sito in cui è stata progettata la centrale
Planimetria dell’impianto
Pianta dell’impianto
Sezioni